I Tarli

I TARLI del legno è la definizione con la quale si tendono a raggruppare numerose famiglie e specie diverse di insetti con una caretteristica in comune: per raggiungere la maturità le loro larve si devono nutrire di legno. Gli insetti vengono definiti xilofagi. Nella dieta della maggior parte di questi insetti la cellulosa è predominante, seguita dalla lignina ed emicellulosa; minore importanza hanno: proteine, zuccheri, ed amidi.
Gli insetti traggono nutrimento da queste sostanze con metodi diversi: in alcuni casi, la digestione di cellulosa è possibile solo grazie alla presenza di microrganismi simbionti nell’intestino delle larve. Altre specie si instaurano nel legno quando è in corso un attacco fungino, generalmente Basidiomiceti, che disgrega la struttura del legno ed attacca cellulosa e lignina. Alcuni insetti xilofagi attaccano soltanto la parte dura della pianta (duramen), altri quella tenera (alburno), alcuni solo legno stagionato, altri legname recente. Le larve appartenenti alle famiglie LICTIDI, ANOBIDI, BOSTRICHIDI, nutrendosi riducono il legname ad una massa di polvere finissima, che si nota cadere a terra in abbondanza dai fori, dopo lo sfarfallamento degtli adulti. Al contrario questi ultimi causano lievissimi danni, in quanto la loro funzione primaria è esclusivamente quella riproduttiva.
Altre specie hanno larve che producono rasura grossolana che tende ad impaccarsi e che non cade a terra al momento dello sfarfallamento. In alcuni casi, infine, gli adulti arrecano danni visibili. In Italia i maggiori danni sono in genere causati da: Anobium punctatum, Xestobuium rufovillosum, Lyctus brunneus e Hylotrupes bajulus.
L’ANOBIUM PUNCTATUM riesce ad adattarsi al meglio a diversi tipi di legname, dato che nell’intestino la larva ospita un gran numero di enzimi digestivi; proprio questa qualità gli permette di attaccare manufatti di ogni genere, datati e non. Lo XESTOBIUM RUFOVILLOSUM è comunemente chiamato orologio della morte, per il caratteristico rumore causato dagli adulti all’interno del legno infestato. Questo ticchettio, facilmente udibile nel silenzio, è un richiamo per l’accoppiamento prodotto battendo il capo contro le pareti delle gallerie. Il LYCTUS BRUNNEUS, come tutti i Lictidi, attacca esclusivamente l’alburno dei legni teneri ricchi di zuccheri ed amido; le larve di questa specie, infatti, non hanno nell’intestino gli enzimi per digerire cellulosa ed emicellulosa. 1 danni degli appartenenti alla famiglia dei Lictidi si riconoscono agevolmente per la rosura completamente farinosa e senza presenza di palline. Inoltre, per riconoscere un’infestazione in corso, ci si avvale del colore di fori di sfarfallamento: chiari i forinuovi, scuri i vecchi. L’HYLOTRUPES BAJULUS, comunemente chiamato Capricorno delle travature, attacca preferibilmente il legno di conifera dei tetti. Le infestazioni di questa specie sono molto pericolose, perché i danni diventano evidenti solo dopo 2-3 anni.






