Gli Scarafaggi

Si conoscono circa 4000 specie di scarafaggi, la maggior parte dei quali vivono nelle zone tropicali e subtropicali, ma alcune specie si trovano in ogni paese. Gli scarafaggi hanno il corpo relativamente largo e piatto con lunghe antenne mobili. Molte specie hanno ali ben sviluppate e volano nelle ore notturne. Tutte le specie posseggono lunghe zampe e compiono rapidi spostamenti. Sono prevalentemente notturni e passano la maggior parte del tempo in oscuri nascondigli. La specie più importante come parassita è la Blattella germanica che prospera nelle abitazioni e magazzini tra gli alimenti umani e gli scarti di cibo. La Blatella germanica è il parassita dominante nelle case, uffici, scuole, ospedali, industrie, hotels, ristoranti, laboratori e nei mezzi di trasporto inclusi gli aerei. Gli scarafaggi si sviluppano con una graduale metamorfosi, passando attraverso 3 stadi: uova, ninfa, adulto. Le uova vengono deposte a gruppi in una speciale,capsula chiamata ooteca. Le ninfe che nascono dalle uova rassomigliano agli adulti in miniatura ma non hanno ali e possono essere di colore diverso. In un periodo che va dalle 6 alle 31 settimane, le ninfe maturano e raggiungono lo stato adulto. Gli adulti della Blatella germanica sono lunghi 1.5 cm. e di colore bruno-giallo con due caratteristiche strisce scure nella parte dorsale anteriore. Hanno ali ben sviluppate ma raramente volano. Preferiscono i luoghi caldi ed umidi come: lavandini, fornelli, scoli ecc. Le uova vengono deposte in capsule normalmente a gruppi di 30-40. Le capsule vengono prodotte ogni 6 settimane.




Gli scarafaggi sono dotati di apparato boccale pungente che dà la possibilità di alimentarsi con una grande varietà di materiali. Pur avendo alcune preferenze alimentari, essi possono causare danni diretti a tutti gli alimenti umani, alla pelle, carta, colla, abiti, ecc. Danni indiretti possono essere causati dagli scarafaggi quando inzozzano: piatti, utensili e contenitori vari con gli escrementi e con un fluido maleodorante che secernono le loro ghiandole e rigurgitano durante l’alimentazione. Più importante ancora è la capacità degli scarafaggi di trasmettere malattie, frequentando luoghi insani come fogne e depositi di rifiuti dove si contaminano con organismi patogeni. Questi microrganismi possono essere trasferiti e causare malattie infettando gli alimenti. Gli scarafaggi vengono comunemente imputati di trasmettere salmonellosi e dissenteria. Possono infine produrre allergie che causano asma ed altre reazioni allergiche tra la gente che vive nei locali infestati. Anzitutto è importante non sottovalutare la capacità di sopravvivenza degli scarafaggi. Il programma migliore per combatterli comprende l’uso integrato di mezzi chimici (insetticidi) e non chimici (pulizia, trappole di vario genere). Mezzi chimici: quando gli scarafaggi vivono fuori dagli edifici, i trattamenti con insetticidi devono avere lo scopo di intercettarli prima che essi entrino nei locali. Occorre perciò trattare attorno ai basamenti, le grondaie, le finestre e le porte. In più è necessario trattare entro le crepe e fessure. Se vi sono piante ornamentali infestate vicino all’edificio, devono essere trattate.
Quando gli scarafaggi sono già entrati nell’edificio sono necessari i seguenti trattamenti:
– trattamenti localizzati delle superfici pareti/pavimento, parete/sof fitto, vani delle porte, ecc. e tutti i percorsi che gli scarafaggi devono fare nella loro ricerca di cibo e acqua;
– trattare tutte le crepe e fessure ed altri posti oscuri dove gli scarafaggi possono nascondersi. Questo trattamento è il più importante perché gli scarafaggi passano la maggior parte del tempo al buio. Per penetrare nelle crepe e fessure l’insetticida deve essere spruzzato con una pompa dotata di tubo flessibile con ugello speciale che consente il trattamento all’interno degli spazi racchiusi;
– trattare accuratamente gi spazi vuoti lungo la parete, i soffitti, le condutture e le tubazioni. I trattamenti di routine lungo i basamenti, quali unico mezzo di lotta, sono sciupati ed inefficienti.
Data la rapidità di riproduzione della Blatella germanica è essenziale intervenire inizialmente con trattamenti intensivi e ravvicinati (pochi giorni di intervallo) con l’obbiettivo di raggiungere almeno il 95% di mortalità. Prove effettuate hanno dimostrato che una infestazione di Blatella germanica ricevendo una riduzione così grande in poco tempo, è più difficile che si riformi. Infatti se gli stessi trattamenti vengono eseguiti in lunghi periodi, negli intervalli le nuove nascite rimpiazzano i morti. Una tecnica innovativa, messa a punto da una multinazionale europea, consente oggi interventi mirati, senza spargimento di sostanze tossiche e con inquinamento ambientale vicino allo zero. Questa tecnica consente la riduzione delle popolazioni infestanti fino all’90% ad ogni intervento, in pratica si può risolvere una infestazione, anche grave, con solo due interventi.


